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I 3 ATTI CINEMATOGRAFICI spiegati con Jurassic Park: ATTO I

  • Immagine del redattore: Gero Giglio
    Gero Giglio
  • 31 mag 2021
  • Tempo di lettura: 3 min


UNA STORIA CHE SI RACCONTA ALLO STESSO MODO DA MILLENNI

Come abbiamo visto nell'introduzione (che si può recuperare QUI) il modo più semplice di narrare una storia è dandogli:


un inizio,

uno svolgimento ...

e una fine.


Un po' come la vita reale, la storia - per poter entusiasmare e creare empatia - deve seguire necessariamente una linea omogenea "naturale" come la vita vera.


Ovviamente ci sono anche storie che non sono lineari e che saltano allegramente fra passato, presente e futuro.


Sì, ci sono: ma se non sappiamo neanche scrivere una storia in modo canonico, direi che sarebbe auspicabile lasciare questa modalità a dopo.


Oggi, infatti, analizzeremo l'ATTO I: l'INIZIO di una storia. E, per farlo, ci daranno una mano i Dinosauri di Jurassic Park.



COME SI FA PARTIRE UNA STORIA?

È semplice: si introducono i personaggi, l'ambientazione e il genere

Questo perché l?ATTO I ha una funzione preparatoria, volta a delineare il conflitto.


CONFLITTO? Sì, esatto!


Per quanto ho sentito affermare che "no, non è necessario che ci sia un conflitto..." o "Ma una storia tutta bella, no?" e ancora "Le storie d'amore belle non hanno un vero conflitto."


Posso rispondere in tutta franchezza: Sì, certo, come no!


E posso farlo senza tema di smentita perché il concetto di "conflitto" si applica in millemila modi diversi che ho già spiegato QUI



LA PREMESSA

È ciò di cui tratta la sceneggiatura, e si può dividere in high concept o low concept.


HIGH CONCEPT:

Lavoro narrativo riassumibile in una frase sintetica (PLOT)

LOW CONCEPT:

Lavoro narrativo che necessita maggior dettaglio (CARATTERIZZAZIONE)


Già qui dovremmo aprire un capitolo a parte ma non è questo il luogo. Vi basti sapere che nel primo atto c'è bisogno di tutto questo, perché siamo nella parte "media" (come lunghezza) della narrazione... e ne parlo QUI.


Ricordiamoci il nostro triangolo aristotelico

Partiamo dall'ALFA (la Casa Natia, il Principio) e percorriamo la prima unità: quella di LUOGO:


Un LUOGO ha le sue caratteristiche morfologiche, la sua estensione, il suo tempo e i suoi abitanti.


Nel film Jurassic Park - che utilizzeremo come cicerone per spiegare meglio i tre atti - il primo atto inizia con una breve esposizione, dove si fa (1) una premessa narrativa e si mette l'accento su (2) una situazione chiave e si introducono (3) i personaggi principali del film.


In Jurassic Park questi tre punti vengono espletati così:


PREMESSA NARRATIVA: i dinosauri ai giorni nostri sono pericolosi

SITUAZIONE CHIAVE: abbiamo i mezzi per riportarli in vita PERSONAGGI PRINCIPALI: le persone che ne fanno subito le spese


Nel film, infatti, si introduce l'isola stessa, la minaccia dei mostri misteriosi e il caos che possono causare DA SUBITO!

Le prime scene introducono anche personaggi principali, tra cui Robert Muldoon, il guardiano del parco, e l'Avvocato Gennaro.

L'incidente scatenante è l'incidente che imposta gli eventi del film. Poi arriva il momento in cui il dottor Alan Grant e il dottor Ellie Sattler del paleontologo insieme al "caotico" dottor Ian Malcolm che vengono invitati al parco da John Hammond per approvarlo.


Questo stratagemma mette i nostri personaggi principali sull'isola e dà inizio agli eventi del film.


Semplice

Preciso

Diretto


l'ATTO I si ferma quando il "Cattivissimo che fa malissimo" fa la sua grande entrata. Ma sarà davvero lui il vero cattivo? Di sicuro, per il momento, è la minaccia più presente nella storia.


Se dovesse sfuggire il concetto di Cattivissimo che fa Malissimo ne parlo diffusamente QUI..

Ed è qui che la nostra "navigazione" nella storia arriva al suo primo GIRO DI BOA: il momento in cui si abbandona tutto ciò che è considerato casa e ci si proietta in quello che sarà il nuovo mondo.


Migliore? Peggiore? È irrilevante: non è più casa.

Sarà la nostra nuova casa? Forse... ma anche no


Per ora questa prima unità narrativa di LUOGO è solo una strada che si sta percorrendo. Magari alla fine ci sarà un porta da attraversare, una casa ad accoglierci, il deserto dei Tartari... non lo potremo scoprire che alla fine del nostro viaggio. Enjoy the ride!


Ciò che è davvero importante è che qui si metta in pratica la premessa narrativa...


Da qui in poi il film è solo una continua conferma di questo concetto: No, non dovevano farlo! E Viene anche spiegato il perché:


"Il problema con il potere scientifico che state usando qui è che non è stata necessaria nessuna disciplina per ottenerlo..."




Cosa ci portiamo a casa?

Che l'ATTO I non è tanto una narrazione quanto un MANUALE del luogo dove la storia viene ambientata, con abitanti e, soprattutto, dove il TEMPO deve iniziare a partire da un punto ben preciso.

Che le premesse narrative sono da proporre qui per poi svilupparle in seguito.

Che se non gettiamo qui basi solide, tutto il resto traballerà.


Questo per il momento è tutto. Se ci sono domande o cose non chiare, lo spazio dei commenti è aperto a tutti.


Qui la clip dove Ian Malcolm (che è un po' la voce dell'autore Michael Crichton) spiega tutto il film.


0 effetti speciali

0 scene di azione

0 inquadrature mirabolanti


Di nuovo: Semplice, Preciso, Diretto.



Ci vediamo a breve con l'ATTO II


Stay tuned!






 
 
 

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