RIASSUNTO DELLE PUNTATE PRECEDENTI
Siamo partiti da casa, stiamo navigando nel tempestoso mare di un mondo tutto nuovo, abbiamo doppiato la prima boa narrativa (GIRO DI BOA - PLOT POINT) e, ora, siamo diretti con il vento di bolina nell'ATTO II della nostra storia...
Non state capendo nulla di quello che leggete? Allora mi sa che è meglio ripartire da QUI.
Per tutti gli altri, ricordiamoci in nostro triangolo aristotelico... per capire dove siamo arrivati.
Ci siamo quindi lasciati alle spalle l'UNITÀ LUOGO e ci stiamo avventurando, vestiti e pronti, nell'UNITÀ TEMPO.
ATTO II: DOVE TUTTI I CONFLITTI EMERGONO
Viene definita UNITÀ DI TEMPO la fase di una storia che rispetta le coordinate spazio-temporali. Sono di essa si basa la credibilità stessa di quello che stiamo raccontando.
Nella tradizione classica questa Unità Aristotelica è composta da 3 coordinate di CRONÒTOPO STORICO ...
Lo so, ho appena usato il PAROLONE... ma in italiano non c'è un termine migliore per definirlo. Vi basti sapere che questa parola definisce il «tempospazio» in cui l'azione si svolge.
Il parolone serve a spiegare, come dice Michail Bachtin, (filosofo e critico letterario russo del '900) il rapporto tra le coordinate temporali e le coordinate spaziali che danno forma a un racconto. Fu lui infatti a introdurre il cronòtopo nel campo della letteratura, esprimendo così l'inscindibilità di spazio e tempo all'interno di un romanzo. Il cinema l'ha solo preso a prestito dalla letteratura.
E infatti nel cinema parliamo di Cronòtopo storico concreto modificato dove i personaggi sono la DOMINANTE ASSOLUTA del racconto. Da qui consegue un approfondimento del carattere di un personaggio e la modifica del testo in funzione del personaggio scelto.
Nell'ATTO II avremo quindi tre parti:
Il tempo e il luogo proprio della scena e della storia che si rappresenta;
Il tempo e il luogo dello spettatore
Il tempo e il luogo esterni alla narrazione, che devono essere coerenti con la narrazione.
(Sì lo so... c'è bisogno di una dispensa a parte😔)
Questo è lo spazio dove viene definito il problema centrale della storia ma viene anche illustrata la necessità di risolverlo. Ed è evidente che fra tutte queste coordinate dell'ATTO II deve esserci sincronizzazione e coerenza
Questi "problemi" devono avere le seguenti caratteristiche
► far progredire il personaggio
► far affrontare le conseguenze delle false soluzioni trovate nell'ATTO I
► gettare le basi per le risoluzioni che arriveranno nell'ATTO III
COSA RESTA DOPO IL T-REX?
Come per il precedente atto, ciò che accade deve essere netto. Ci devono essere scelte chiare e impellenze ben definite.
Lo spazio per la definizione dei personaggi è concluso. Ora è il TEMPO dell'azione.
Se, per esempio, una storia è nascita vita e morte qui, più che in tutti gli altri ATTI, la vita della storia deve essere assolutamente "coerente" con il luogo da cui siamo partiti e il tempo in cui siamo piombati.
Nella precedente puntata ci siamo lasciati con il T-Rex che faceva la sua prima comparsa. Ed è stato uno spettacolo che ha rivoluzionato (e anche un po' scombussolato) il mondo del cinema... (e ciao ciao all'avvocato della multinazionale Gennaro).
Oggi, dobbiamo iniziare a fuggire e trovare due cose:
1- Portare a casa la pellaccia
2- Mettere fine all'incubo
Nel film siamo qui:
In questo atto succede praticamente di tutto e in una misura infinitamente maggiore che nell'ATTO I.
Ricordiamocelo: SCONTRI E LOTTA!
Il secondo atto inizia con gli ostacoli che i personaggio devono affrontare e che diventano sempre più intensi e complessi.
In Jurassic Park questo avviene inserendo, oltre il casino dei dinosauri carnivori, con una tempesta tropicale in arrivo e la separazione del gruppo.
Siamo nel punto appena prima della METÀ precisa dell'ATTO II: è il momento in cui gli eroi stanno raggiungendo il proprio obiettivo, finché tutto non cade a pezzi.
Se l'apparizione del T-Rex era la metà precisa del diagramma, questo punto è lapietra miliare del non ritorno. Da qui in poi, ogni ripensamento è inutile.
Per Jurassic Park questo è il punto in cui ci si tira su le maniche e si mette una pezza all'atto di sabotaggio di Denis Nedry, tecnico informatico scontento di Hammonds che, interrompendo la sicurezza e l'alimentazione del parco per rubare alcuni embrioni di dinosauro, da il vià (nell'ATTO I) a tutti i problemi.... Nello schema, il punto mediano dell'ATTO II è, appunto, il RESET DEL SISTEMA.
Da qui in poi è una corsa contro il tempo che ci porterà al secondo e ultimo GIRO DI BOA e alla conclusione della storia.
Da questo secondo Giro di Boa non si torna indietro. Ciò che ci siamo riusciti a portare fin qui rimane. Se ci siamo dimenticati qualcosa, ciao ciao!
QUINDI RICAPITOLANDO
Nell'ATTO II avremo L'UNITÀ TEMPO che consiste in:
► Scontri e lotte a volontà
► Eventi che permetteranno una crescita del personaggi
► Le basi per le risoluzione nell'ATTO III
Nell'ultima puntata andremo dritti e filati verso il finale ma ATTENZIONE: è qui che anche i grandi cadono!
Stay tuned!