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SAVE THE CAT - BEAT 07 - LINEA NARRATIVA B ma potete chiamarla: Storia d'Amore

  • Immagine del redattore: Gero Giglio
    Gero Giglio
  • 15 feb 2021
  • Tempo di lettura: 5 min

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Per Snyder, la Linea Narrativa B, in una sceneggiatura standard di 110 pagine, inizia a pagina 30.


Questa è l'ennesima volta che mi vedi ripetere la frase "in una sceneggiatura standard". E hai ragione! Ma c'è un motivo per cui ci tengo a ribadirlo.


Se sei arrivato fino a qui avrai capito che la rigidissima tabella di marcia che propone lo Schema Beat di Save the Cat (se sei arrivato solo ora, ti consiglio di leggere tutto dall'inizio partendo da QUI) è un po' difficile - se non impossibile - da applicare a prodotti come Cortometraggi, Serie Tv o Colossal da 3 ore.


E qui arriva l'obiettivo che si prefigge Snyder: Save the Cat è un manuale che insegna come strutturare un prodotto, nella fattispecie un lungometraggio, destinato al Mass Market.


Questa tipologia di titoli che vanno dal film cotto e mangiato da far uscire subito alle produzioni più, passami il termine, "autoriale" ma sempre con la velleità di fare cassetta e non pretende troppo dallo spettatore. Sto parlando di commedie, polizieschi, fantasy, fantascientifici, drammi e tutto quello che puoi vedere nelle liste delle maggiori piattaforme di streaming.


Si potrebbe disquisire per pagine e pagine sul fatto che anche i grandi film seguono queste direttive. Lo schema non viene seguito da tutti. Basta guardare un film di David Lynch e tutto quello che hai letto fino a qui puoi prenderlo e buttarlo nel cestino. Ma non farlo! Lui è Lynch e può fare quello che gli pare e, se contravviene a tutte queste regole è perché le conosce benissimo e ha imparato ad aggirarle... e lo fa, quasi sempre, in modo geniale! Quindi può sbattersene e mandare al diavolo qualunque tipo di regola!
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LA LINEA NARRATIVA B: NASCE UNA "STORIA D'AMORE"

L'eroe, l'eroina o il gruppo di eroi, hanno preso la loro decisione, sono partiti, hanno un primo e raggiungibile, obiettivo e ora hanno bisogno di un aiutino.


Per questo motivo, la Linea Narrativa B, nella maggior parte delle sceneggiature, è la storia d'amore. Ma è anche la storia che cementa il tema del film.


Snyder dice che fare iniziare la Linea Narrativa B intorno a pagina 30 è come mettere un piccolo razzo booster che aiuta a sorvolare il passaggio, a volte ovvio, fra Primo e Secondo atto.


Hai impostato la storia A, l'hai messa in moto, ora i protagonisti hanno avuto questo brusco salto nel secondo atto e sono atterrati in un mondo completamente nuovo.


È un botto di roba, sia per te che lo spettatore!!!! CALM DOWN!

La Linea Narrativa B ci manda un messaggio preciso:
"Possiamo prenderci un attimo una pausa e parlare di qualcos'altro? Ne ho bisogno, dopo tutte queste montagne russe emotive. Grazie!"

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Bevuto tutto? Siamo più rilassati? Ora, possiamo continuare!



La Linea Narrativa B è uno specchio nel quale il nostro protagonista può guardarsi, davvero, per la prima volta.


È linea narrativa allineata alla storia principale ma... con qualcosa di diverso.


Puoi paragonare questo Beat 7 a quella spezia che si usa in un piatto prelibato che, la maggior parte dei cuochi improvvisati non usa ma che con la sua presenza cambia tutto! È quel gusto aggiunto che rende l'esperienza del boccone come un atto magico che si scioglie in bocca, titilla la papilla e strizzula il velupendulo (chi ha inventato questa line è un fottuto genio!) e ti fa chiudere gli occhi appagato dall'esperienza.


La Linea Narrativa B, in definitiva, ci fornisce una pausa ed è la nascita di una vera e propria storia d'amore!


Attenzione: non intendere "storia d'amore" in senso stretto. Non c'entra solo il sesso. Una storia d'amore può essere un profondo legame di amicizia, anche con un animale... e non è detto che, all'inizio, siano tutte rose e fiori: anzi! Molto spesso, anche nella vita reale, le relazioni più durature partono da una reciproca - e intensa - antipatia!

Per farti capire meglio di cosa stiamo parlando, eccoti tre esempi di Storia d'Amore, tutte del regista Robert Zemeckis dove potrai vedere tre differenti declinazioni di entrata in gioco della Linea Narrativa B:



La scrittrice Joan Wilder è dovuta partire alla ricerca della sorella - rapida da oscuri figuri - ed è capitata in un posto sperduto della Colombia. Anche se, nei suoi romanzi, lei descrive paesi esotici e avventure mozzafiato la scrittrice non ha praticamente mai messo piede fuori da New York. Dopo varie peripezie, si incontra e si scontra con Jack T. Colton, un ladro mercenario che da qui in poi sarà il suo ingombrante compagno di viaggio e - SPOILER ALERT - suo futuro grande amore. L'incontro non è però dei più promettenti.



Forrest Gump è un moderno Candid di Voltaire. È un buono e guarda al mondo con occhi ammirati, anche quando viene reclutato dall'esercito degli stati uniti per andare a fare la guerra in Vietnam. Sull'autobus che lo porterà al campo di addestramento fa l'incontro con il più grande "amore" della sua vita: Bubba Smith. Colui che sarà la sua controparte in tutto il suo viaggio in questa pazza e dissennata guerra. Fino alle estreme conseguenze quando - SPOILER ALERT - colpito a morte in un attacco di Vietcong strapperà a Forrest la promessa di comprare una nave per la pesca dei gamberi.



CAST AWAY - 2000

Una delle più geniali Linee Narrative B di sempre. Come fai a inserire un personaggio secondario in un film che narra la storia di Chuck Nolan, un dirigente operativo della FedEx che, a causa di un disastro aereo finisce su un isola deserta senza nessun altro? Ti inventi questo: un amico immaginato nella figura di un pallone da volley sul quale disegna un volto con il suo stesso sangue e che - SPOILER ALERT - lo abbandonerà quando, finalmente, sarà sulla strada della salvezza.




Gli incontri che si fanno nella Linea Narrativa B sono degli specchi del protagonista: servono a farli riflettere su se stessi e hanno la funzione di attuare un'analisi critica su ciò che è o che dovrebbe essere il protagonista. Da questo incontro i protagonisti si nutrono di nuovi stimoli e possono imparare qualcosa di più su se stessi. Ed è proprio da questo che riceveranno la spinta verso il Terzo Atto e la vittoria finale.


Queste "storie d'amore", molto spesso, portano con sé un nuovo gruppo di personaggi. Non sempre li abbiamo incontrati nelle prime 10 pagine del sceneggiatura. Non sapevamo nemmeno che esistessero. Ma dal Secondo Atto arrivano e hanno un'altra caratteristica che li accomuna:


Sono l'antitesi, le versioni capovolte di quei personaggi che abitano il mondo dell'Atto Primo.


Questo è il motivo per cui, quando incontriamo questi personaggi i nostri eroi hanno così tanto successo: sono l'antitesi di tutto ciò che ha legato il/la protagonista al "vecchio" mondo.


La Linea Narrativa B aiuta tantissimo. Ed è meglio che tu ne abbia una. Fornisce non solo la storia d'amore e un luogo dove discutere apertamente il tema del film, ma dà allo scrittore gli "spaccati" vitali dalla Linea Principale. E per Snyder inizia a pagina 30.


Per concludere: eccoti altri due esempi, che sono ormai dei classici della letteratura e del cinema che non possono mancare in una dispensa che spieghi la partenza di una B-Story

Alla locanda del Puledro Impennato Frod,o che è venuto per incontrare Gandalf, incontra qualcuno che non si aspetta. Questo individuo si cela sotto falso nome (cosa che fa pure Frodo per questioni di sicurezza) e, in principio, sembra avere pessime intenzione.


Harry ha appena scoperto di essere un mago e, sul treno che lo porterà alla scuola di magia che gli insegnerà a dominare i suoi poteri, incontra due delle figure che saranno fondamentali per la sua crescita e per raggiungere il suo obiettivo finale e la sua vera missione... che, oggi, ancora lui non conosce!



 
 
 

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